ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Conte: 'Prenderemo il tempo che ci occorre anche se in fretta. Confidiamo prendere questa decisione entro venerdì'

La Camera dei Rappresentanti chie dei documenti per l'’inchiesta per abuso di potere. Lui le nega e si appella al “privilegio esecutivo”

Juan Guaidò, leader dell'opposizione venezuelana, riconosciuto presidente ad interim da diversi Paesi occidentali, è arrivato all'aeroporto di Caracas dopo aver lasciato il Paese dieci giorni fa e dopo un tour nei Paesi dell'America Latina. 

La manifestazione antirazzista? "In Italia non c'è nessun razzismo, conosco tutti i numeri" e le primarie del Pd "le rispetto, ma ora tocca a noi. In 10 anni la loro partecipazione si è dimezzata". Per quanto riguarda invece la Tav, "va fatta e ho fiducia in Conte".

Tra i Popolari è sempre più forte il fronte di chi vuole fuori dal gruppo Fidesz, il partito del premier ungherese, che sta attaccando con durezza i vertici europei. Ciò rischierebbe però di rafforzare i sovranisti alle prossime elezioni europee

"Nelle prossime ore tornerò in Venezuela e annuncerò nuove mobilitazioni, malgrado i rischi che questo comporta". Lo ha detto il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell'esecutivo, Juan Guaidò, al termine di un incontro con il presidente paraguayano, Mario Abdo Benitez, ad Asuncion. "Il Venezuela - ha aggiunto - ha iniziato una transizione verso la democrazia. C'è chi vuole bloccarla con la paura e con le armi, ma non riusciranno a fermare questo processo".

Il direttore del Il direttore del “Foro Penal” venezuelano, Alfredo Romero, ha informato giovedì l'arrivo di un gruppo di indigeni appartenenti al gruppo etnico Pemón nella città di Boa Vista, in Brasile.

Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell'Esecutivo, è arrivato durante la notte scorsa a Brasilia, dove oggi incontrerà il presidente brasiliano Jair Bolsonaro.

Via libera del Senato al decretone su reddito e pensioni con 149 sì, 110 no e 4 astenuti. Il provvedimento passa alla Camera.

I paesi del Gruppo di Lima hanno deciso di chiedere alla Corte Penale Internazionale (Cpi) e al Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu di intervenire con urgenza, in risposta alla "violenza criminale del regime di Nicolas Maduro contro la popolazione civile", per aver "negato il loro accesso all'assistenza internazionale, il che costituisce un crimine contro l'umanità". Lo si legge nella dichiarazione finale diffusa al termine della riunione del gruppo tenutasi oggi a Bogotà.

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