Renzi: regole si rispettano; consultazione popolare? Errore - Eurogruppo: Dijsselbloem, poche chance che trattativa vada avanti
Atene - Il referendum convocato dal governo greco sulle condizioni poste dai creditori internazionali per riprendere i finanziamenti "non riguarda il restare o meno nell'euro". Lo ha dichiarato il premier ellenico, Alexis Tsipras, in un discorso televisivo alla nazione. "Il referendum di domenica non riguarda il nostro posto nell'euro che e' dato per scontato e nessuno puo' dubitarne", ha proseguito Tsipras, "l'opzione democratica e' il nucleo della tradizione europea e, purtroppo per la Grecia, non mi sarei aspettato che l'Europa democratica non desse al popolo greco lo spazio per decidere". "Ricattando il governo, stanno ricattando ogni singolo cittadino", ha detto ancora il premier ellenico, che ha definito una "vergogna" le immagini di banche chiuse. "La nostra unica via d'uscita era rivolgersi al popolo ed e' quello che stiamo facendo", ha concluso Tsipras, che si e' preso la "responsabilita' di una piena soluzione dopo il referendum".
Il governo greco "resta al tavolo delle trattative" e "rispondera' immediatamente all'Eurogruppo se ci sara' un risultato positivo", ha detto il premier ellenico. "Il fermo proposito del governo e' trovare una soluzione, decideremo se approvare una qualsiasi soluzione sostenibile", ha detto ancora Tsipras, "vogliamo un'intesa ma che sia sostenibile". Nel suo appello televisivo alla nazione, il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha chiesto ai cittadini di votare 'no' in occasione del referendum sulle condizioni poste dai creditori per riprendere i finanziamenti. "Votare no e' il passo necessario per ottenere un accordo migliore dai creditori", ha affermato Tsipras, "un 'no' non equivale a una rottura con l'Europa, significa una pressione piu' forte per un accordo sostenibile economicamente e socialmente sostenibile che riportera' il Paese sui mercati internazionali". "Vi chiedo di votare no alle ricette del piano di salvataggio e' si' alla prospettiva di una soluzione percorribile", ha concluso Tsipras. Per i cittadini greci "si preparano giorni difficili" ma "non e' una situazione che durera' a lungo" e "le pensioni e i salari non verranno perduti".
Lo ha dichiarato il primo ministro ellenico, Alexis Tsipras, in un messaggio televisivo alla nazione. "I depositi bancari non verranno perduti di fronte a un ricatto, stiamo combattendo per proteggere le pensioni", ha affermato Tsipras, garantendo che il governo ha "adottato misure perche' le pensioni vengano depositate sui conti correnti". "Sono pienamente conscio delle difficolta', faro' tutto quello che posso perche' siano temporanee", ha aggiunto il primo ministro greco, "voglio assicurarvi che questa situazione non durera' a lungo, le pensioni e gli stipendi non saranno perduti".
Renzi: regole si rispettano; consultazione popolare? Errore
"In Italia spesso le posizioni della Germania sono ritenute molto dure. Rispetto alla questione greca, credo che ciascuno si noi abbia diverse opinioni e sensibilita'. Quello che e' importante finche' si sta in una casa comune, e' stare dentro le regole condivise". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa assieme alla Cancelliera tedesca Angela Merkel. "Oggi queste modalita' di convivenza sono un elemento di difficolta'. Spero che nei prossimi giorni si possano risolvere. Quando ci sono posizioni diverse si parla e si esce con una posizione comune, la stessa di tutti. Perche' se ognuno fa come vuole poi non si va da nessuna parte", ha aggiunto Renzi. "Io quel referendum non lo avrei indetto, lo avrei evitato, ma non metto bocca nelle scelte del popolo greco", ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi. "Non dobbiamo comunque trasformare quel referendum in un derby tra Juncker e Tsipras", ha aggiunto. "Io vorrei che si ricominciasse a parlare dell'economia in Europa e non solo di quella di un solo Paese", ha aggiunto. "La scelta di fare referendum e' stata una scelta sorprendente - aggiunge -. Io ero tra quelli che preferivano che il referendum non ci fosse, ma non tocca a me decidere, non credo tocchi neppure a Angela Merkel. Se ci sara' il referendum partiremo da dopo il referendum, se non ci sara' andremo sulle linee di discussione che ci sono". Quindi un picolo distinguo dalla posizione rigida della Germania: "Con Merkel non la pensiamo sempre allo stesso modo, ma siamo rappresentanti di due grandi Paesi che sanno che non basta una Europa fondata solo sui parametri e i bilanci economici", ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa assieme alla Cancelliera tedesca Angela Merkel. Quest'ultima da parte sua ha detto che le porte "restano abbastanza aperte" alla ripresa del negoziato con la Grecia, che deve pero' impegnarsi ad attuare le necessarie riforme. "Posso solo ribadire che abbiamo bisogno di una situazione in cui la Grecia sia disponibile a riforme concrete, in modo che si comporti come altri Paesi che hanno effettuato le riforme", ha ribadito Merkel. "Siamo dell'avviso che il referendum debba aver luogo: se si presenta una nuova situazione si ricomincia ma al momento non mi risulta".
Eurogruppo: Dijsselbloem, poche chance che trattativa vada avanti
Secondo il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ci sono poche chance di progresso nella trattativa sulla Grecia alla luce del discorso alla nazione nel quale il primo ministro ellenico, Alexis Tsipras, ha chiesto agli elettori di votare 'no' alle proposte dei creditori sottoposte a referendum. "Parleremo delle proposte ma con questo ultimo discorso vedo poche prospettive di progresso", ha dichiarato Dijssebloem ai giornalisti. Su Twitter il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, aggiunge; "L'Europa vuole aiutare la Grecia ma non puo' aiutare nessuno contro il suo volere. Aspettiamo i risultati del referendum greco".
Grecia: fonti, Fmi decidera' su pagamento in prossime settimane
Il Fondo Monetario Internazionale decidera' "nelle prossime settimane" se non mettere la Grecia in mora sul mancato pagamento della rata di 1,6 miliardi di euro in scadenza ieri, procedura che tra un mese sancirebbe il default in maniera definitiva. Lo riferiscono all'agenzia France Presse fonti dell'istituto di Washington. Atene ha chiesto di non essere considerata in default sul versamento non effettuato sulla base di una clausola dello statuto del Fmi, utilizzata per l'ultima volta nel 1982 a favore di Nicaragua e Guyana, che consente un rinvio fino a cinque anni della scadenza nel caso il rimborso possa causare uno stato di "eccezionale privazione" per il debitore. (AGI)
L'Avana (Cuba) - L'Avana ha annunciato che la riapertura delle ambasciate di Cuba e Stati Uniti con la ripresa delle relazioni diplomatiche e' prevista "a partire dal 20 luglio". Il ministero degli Esteri cubano in un comunicato ha riferito che la data e' contenuta nella lettera di Barack Obama a Raul Castro che il capo della sezione di interessi degli Usa a Cuba, Jeffrey DeLaurentis, ha consegnato al ministro degli Esteri ad interim, Marcelino Medina, per chiedere "il riallacciamento dei rapporti diplomatici".
Roma - Stasera a mezzanotte se, come appare inevitabile, Atene non versera' al Fmi la rata da 1,6 miliardi di euro di prestiti in scadenza, la Grecia entrera' in default tecnico, cioe' in quella che molti considerano l'anticamera della 'Grexit'.
“Siamo con il popolo della Grecia per un Europa dei popoli ma ciascuno per la propria parte deve sentire forte il dovere di fare, con coraggio e senso di responsabilità, qualche passo in più per evitare di scrivere una pagina di storia davvero brutta”. Lo afferma Barbara Matera europarlamentare del PPE-FI
Atene: Siamo arrivati al punto del non ritorno, il Premier Tspiras è cresciutello ma continua a leggere i libri di Carlo Collodi, è il momento che metta da parte le novelle romanzate e la smetta di giocare al Gatto e la Volpe. Il tempo è inesorabile e la Grecia non può attendere le paturnie da cui è affetto Tspiras, c'è bisogna immediatamente di un colpo di reni che ridia fiducia e credibilità al popolo che lo ha sostenuto. Da quando è diventato premier non ho che ascoltato proclami, ma di concretezza zero.
Roma - Ore febbrili a Bruxelles, in attesa di trovare un'intesa per la Grecia. La Commissione Europea ha fatto un tentativo in extremis per riportare al tavolo delle trattative il primo ministro greco, Alexis Tsipras, il quale ha rilanciato con una controproposta che consiste in un programma di aiuti biennali dell'Esm (il meccanismo permanente europeo salvastati) e in una ristrutturazione del debito.
Roma - Tentativo in extremis della Commissione europea per riportare al tavolo delle trattative il primo ministro greco, Alexis Tsipras, che starebbe "valutando" la proposta lanciata in zona Cesarini. Bruxelles chiede pero' al governo greco una campagna per il 'si' al referendum e in cambio, accetta di discutere il tema di una riduzione del debito e ripropone lo schema di accordo proposto sabato scorso dalle istituzioni.
Beirut - L'Isis ha decapitato due donne in Siria. E' la prima volta che donne vengono uccise in questo modo dallo Stato Islamico. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione con sede a Beirut.
Atene - Il premier greco, Alexis Tsipras, ha chiesto ai suoi concittadini di votare no nel referendum sul piano dei creditori per dare piu' forza ad Atene per negoziare, ma ha avvertito che in caso di vittoria del si' il suo governo si fara' da parte. "Se il popolo greco vuole procedere con i piani di austerita' in eterno, piani che ci impediranno di risollevare la testa, noi lo rispetteremo ma non saremo noi a darvi attuazione", ha dichiarato il leader di Syriza in un'intervista alla tv pubblica Ert. "Non sono un uomo per tutte le stagioni", ha aggiunto.