Caracas (Venezuela) - In Venezuela il presidente dell'Assemblea nazionale, Juan Guaidó, autoproclamatosi presidente ad interim, ha chiesto alla gente di scendere in piazza in tutto il Paese sabato 23 febbraio a sostegno dell'ingresso degli aiuti umanitari. "Ci sarà un Paese totalmente mobilitato - ha sostenuto Guaidó in una manifestazione organizzata dal quotidiano El Nacional - per dimostrare che non solamente siamo la maggioranza ma che continueremo a manifestare fino alla fine dell'usurpazione, di un governo di transizione e di libere elezioni".
Tutela dei connazionali, assistenza umanitaria e sostegno agli “sforzi diplomatici – anche attraverso la partecipazione a fori multilaterali – al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere, credibili e in conformità con l'ordinamento costituzionale”. Questo, in sintesi, il dispositivo della risoluzione sulla crisi venezuelana approvata ieri da Camera e Senato, dopo i due speculari interventi del Ministro degli esteri Moavero Milanesi.
Il direttore d'orchestra venezuelano Gustavo Dudamel ha pubblicato un appello alle Forze Armate del suo paese perché lascino entrare l'assistenza umanitaria inviata dall'estero, per permettere che "gli aiuti arrivino al più presto a chi più ne ha bisogno".
Martedì 12 febbraio alle ore 13 alla Sala Stampa della Camera dei Deputati si terrà la conferenza stampa di presentazione del Comitato per Guaidó presidente promosso dal movimento di idee Nazione Futura e dal suo presidente Francesco Giubilei con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana su quanto sta avvenendo in Venezuela e favorire il riconoscimento di Guaidó come Presidente ad interim al fine di traghettare il paese verso elezioni democratiche. In occasione della conferenza stampa verranno annunciate le associazioni e le personalità che hanno aderito al comitato e parteciperanno anche delegati della comunità italo-venezuelana.
Da giorni a Caracas il presidente della Croce Rossa Internazionale e Mezza Luna Rossa, Francesco Rocca, sta incontrando tutti i responsabili del Paese. Da Maduro a Guaidò, al Nunzio Apostolico, l'ambasciatore del Papa. Sta parlando con tutti e ripete a tutti: "Lasciateci lavorare, permetteteci di lavorare: possiamo portare gli aiuti necessari per la popolazione (innanzitutto viveri e medicine ), tonnellate di materiale per un valore di 30 milioni di dollari. Possiamo intervenire subito, siamo pronti dal nostro hub di Panama, a supportare l'azione della Croce rossa venezuelana, ma tutti devono rispettare la nostra neutralità". "Noi dobbiamo poter lavorare secondo i nostri criteri di priorità che sono assolutamente non politici, imparziali ed indipendenti. Il nostro lavoro non è politico, non politicizzateci".
Caracas (Venezuela) - Il colonnello dell'esercito venezuelano Ruben Paz Jiménez ha ufficializzato ieri il suo riconoscimento di Juan Guaidò come presidente del Venezuela, disconoscendo l'autorità del presidente Nicolás Maduro, e chiedendo agli integranti della Forza armata nazionale bolivariana (Fanb) di "permettere l'ingresso di aiuti umanitari" per "salvare vite umane".
Caracas (Venezuela) Il 6 febbraio a Caracas è stato il giorno dell'Assemblea Aperta (Cabildo Abierto) italo-venezuelana con tutti i deputati italo-venezuelani dell'Assemblea nazionale del Venezuela, i rappresentanti della Comunità degli italiani del Venezuela I deputati Luis Stefanelli, Americo De Grazia, Marianella Magallanes, Biagio Pilieri, Alfonso Marquina il dirigente nazionale Angelo Palmieri e Umberto Calabrese editore e direttore di giornali italiani e venezuelani. Il moderatore era Omar Villalba.